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Rassegna “Tra le vette e il cielo 2016”

Rassegna “Tra le vette e il cielo 2016”

Anche quest’anno bellissime serate.

Segnatevi le date

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Un grazie particolare all’amico Roberto Carnevali per la foto.

 

 

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Mercoledì 23 marzo 2016 ore 21.00

Teatro “F. Tagliavini” – Novellara

Mario Corradini – alpinista e scrittore

“Vivere e Scoprire”

Mario Corradini e Cecylia Kukuczka
Mario Corradini e Cecylia Kukuczka

Corradini è un buon conoscitore dei monti del Trentino ma il suo sapere non si ferma ai paesaggi famigliari dell’arco alpino, bensì spazia dalle granitiche pareti degli Alti Tatra in Slovakia agli Alti Tauri in Austria, dalla Sierra Nevada in Spagna, al monte Olimpo in Grecia, dal Kilimanjaro in Tanzania, al Carihuayrazo in Ecuador. Nell’autunno del 1992 partecipò alla Spedizione Internazionale Himalayana al Manaslu m 8163. Di questa spedizione ha prodotto un interessante video. Ma in Himalaya si reca ogni anno. Ha partecipato a Filmfestival Internazionali di Montagna di Katowice in Polonia, di Teplice nad Metujì nella Repubblica Ceca ed a Poprad in Slovakia. Membro della giuria al 6° Filmfestival Internazionale di Montagna di Graz in Austria, al 12° ed al 18° Filmfestival Internazionale di Montagna di Teplice nad Metujì, presidente della giuria al 8° Filmfestival Internazionale di Montagna di Poprad e membro al 18° Filmfestival. È socio accademico del GISM (Gruppo Italiano Scrittori di Montagna). Per molti anni è stato membro della Commissione Centrale per le pubblicazioni del Cai. È componente del comitato di redazione del Bollettino SAT. Possiede un ricco archivio di diapositive, immagini digitali e video che utilizza per le conferenze e per la stampa di libri. È infatti autore di varie pubblicazioni. Sue fotografie sono state esposte anche all’estero e molti suoi articoli sono pubblicati su diversi periodici di montagna. Nel 2011 ha costituito l’Associazione CIAO-NAMASTÈ per aiutare comunità o persone bisognose, costruendo e mantenendo una scuola primaria e un punto medico nel remoto villaggio di Randepu, nel Solukhumbu, in Nepal. Dopo il disastroso terremoto del 25 aprile 2015 si è ulteriormente prodigato per aiutare il popolo nepalese.

 

 

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Martedì 22 Marzo 2016, ore 21,00

teatro “F. Tagliavini” – Novellara

Il mito di Jerzy Kukuczka raccontato dalla moglie Cecylia

La serata è organizzata con il patrocinio del Comune di Novellara ed è ad ingresso libero

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A parlare di lui sarà la moglie, Cecylia, intervistata da Filippo Zolezzi, che commentarà la vita del marito e le sue imprese, dalla salita di tutti i 14 ottomila, alle sue note prime invernali su Kanchenjunga, Dhaulagiri e Annapurna, fino al tragico tentativo sulla sud del Lhotse che gli costò la vita.

In soli otto anni (dal 1979 al 1987) Kukuczka salì tutti gli Ottomila della Terra rispettando le regole di un gioco che ancor oggi è poco conosciuto e compreso. Un confronto che gli impose di salire quelle vette con umiltà e il rispetto di non rincorrere una triste collezione di vie normali, ma aprendo vie nuove e prime invernali.

Durante la sua vita non raggiunse mai un adeguato riconoscimento mediatico a livello internazionale, nonostante avesse compiuto l’impresa nella metà del tempo impiegato da Messner (e in alcuni casi lungo vie di difficoltà maggiore).

È morto tentando di scalare il versante sud del Lhotse in Nepal, il 24 ottobre 1989, a 8200 metri di altezza: una corda usata che aveva comprato in un mercato di Katmandu si è rotta di colpo durante l’ascesa.

Cecylia, la moglie, oltre alla presentazione della sua biografia racconterà la sua vita trascorsa tra gioie, impegni e dolore. Con il peso di rappresentare e ricordare uno dei più forti himalaysti di tutti i tempi.

Verrà poi proiettato un video inedito che racconterà la storia e le imprese di questo grande alpinista.

 

 

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L’articolo di presentazione della seconda serata della Rassegna che vedrà come ospite Cecilia Kukuczka presentare la biografia del marito e grande alpinista, intervistata da Filippo Zolezzi, direttore del Festival di montagna “La Magnifica Terra” di Bormio,  su Lo Scarpone,  notiziario on- line del CAI nazionale .

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Martedì 15 Marzo 2016, ore 21,00

Teatro “F. Tagliavini” – Novellara

Davide e Isacco Zerbini, fotografi, presentano:

“Orme selvagge: gli invisibili animali nel bosco”

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Davide e Isacco Zerbini fotografano gli animali selvatici da più di trent’anni, ma non sono e non si definiscono fotografi naturalisti professionisti. Pur avendo largamente impiegato e impiegando tutt’ora le tecniche classiche di fotografia, sono specialisti nell’allestimento di trappole fotografiche sofisticate per le quali utilizzano fotocamere reflex e diversi tipi di sensori nonché flash autocostruiti che permettono di svelare aspetti nascosti della vita degli animali e di entrare nel loro mondo senza disturbare. Tale approccio e l’applicazione di una rigorosa etica professionale che antepone sempre gli animali e la loro vita al risultato fotografico, hanno dato ai due fotografi la possibilità di collaborare con i biologi del progetto Life 2000 al monitoraggio del lupo sull’Appennino settentrionale. Sono autori del libro “Orme selvagge nei boschi dell’Appennino emiliano”, pubblicato nel 2015 da Silva editore. Questo libro raccoglie molte delle fotografie più interessanti che i fratelli Zerbini hanno scattato nei boschi dell’Appennino emiliano. I soggetti sono soprattutto gli animali e in particolare i mammiferi ripresi con le trappole fotografiche. È un libro di cui l’etologo Danilo Mainardi ha scritto la prefazione; attraverso le immagini, “Orme selvagge” mostra la vita degli animali del bosco seguendo il filo conduttore delle stagioni. Sull’Appennino Davide e Isacco Zerbini hanno fotografato il lupo e il tasso, l’istrice e la volpe, il cinghiale e il rampichino, la cinciallegra, il codibugnolo, il pettirosso, rapaci notturni, cuccioli di capriolo ed altro ancora in un modo veramente unico, mostrando sempre gli aspetti più segreti e interessanti dei soggetti ripresi e degli ambienti naturali in cui vivono.

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