Serata Grill & Wine P.zza Unità d’Italia, Novellara – 29 Agosto 2015

Sabato 29 Agosto in occasione di Grill&Wine in piazza Unità d’Italia a Novellara invitiamo i soci che non sono impegnati in gite ed escursioni ad una serata in compagnia per una cena in piazza con carne alla brace.

Il ritrovo è per le ore 20.00 presso il Bar Roma per l’aperitivo.

Per adesioni e informazioni contattare:

Marzia 348-2701475

Cosetta 347-3720283

Fortunata 334-3099339

Iniziativa Montagna & Benessere della sezione femminile del CAI Novellara – 24-25 Ottobre 2015

A grande richiesta viene organizzata dalla sezione femminile della ns. Sottosezione per il week-end del 24-25 Ottobre 2015 l’iniziativa “Montagna & Benessere”.

In questa occasione i “maschietti” non sono invitati. Iniziativa esclusivamente riservata alle signore.

Alle porte della Val Gardena nell’accogliente atmosfera dell’Hotel Uberbacher (http://www.ueberbacher.com/it/hotel/benvenuti.html) dotato di un moderno Centro benessere con piscina, saune e zona relax, soggiorneremo per trascorrere piacevoli momenti di svago e divertimento dopo rigeneranti camminate nello splendido scenario delle Dolomiti.

Quota a persona € 70,00 (Trattamento ½ pensione comprensiva di ingresso zona benessere).

Viaggio con mezzi propri. Posti limitati a 15 persone (dando precedenza ai soci CAI).

L’Hotel ha chiesto conferma entro il 20 Settembre e il versamento di una caparra di € 20,00 a persona.

Per informazioni contattare Marzia 348-2701475.

Val d’Ossola e le sue valli – 19 e 20 Settembre 2015

Val-d'Ossola-OK

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Il percorso inizia nella splendida Valle Formazza alla volta, attraverso lo Scatta Minoia, del Parco Naturale Alpe Devero.

Dalla frazione di Valdo, con la seggiovia, si raggiungono i prati di Sagersboden e da qui il Lago Vannino. Dal Lago Vannino dopo aver lasciato il Rifugio Margaroli si prosegue seguendo la segnaletica rosso-bianco-rosso che conduce fino al passo dello Scatta Minoia e al Bivacco Ettore Conti (2597 metri). Da questo punto si inizia la discesa all’interno del Parco Naturale Veglia Devero alla volta dell’Alpe Forno e successivamente del Lago di Devero.

( Tratto da “LA STAMPA del 27.08.2008)

“ Ci fu un tempo,ormai remoto, nel quale gli albergatori, soprattutto svizzeri, si assumevano la realizzazione dei sentieri. Lo fu, alla fine dell’Ottocento, l’itinerario che collega la Bocchetta d’Arbola alla Scatta Minoia, interamente in territorio ossolano e facile direttrice nella traversata verso Binn, nell’Alto Vallese, dove l’hotel Ofenhorn era condotto da un proprietario generoso, ma soprattutto lungimirante. Quello e’ ancora il percorso che si fa per il Grande Sentiero Walser, uno dei trekking che trovano nel rifugio EUGENIO MARGAROLI l’ideale punto di sosta. Vi passano anche la GTA e il Sentiero Italia, nella tappa che collega la Valle Fomazza all’Alpe Devero. Una delle traversate piu’ belle e gratificanti delle Alpi Lepontine. Il valico della Scatta Minoia porta il nome di una storica famiglia formazzina che gia’ nel ‘600 trasportava le merci valicando le Alpi con muli e somari”

1° GIORNO

Si raggiunge con le macchine il piccolo abitato di Valdo sino alla stazione della seggiovia.

Raggiunta la stazione alta della seggiovia presso i prati di Sagersboden si prosegue lungo la comoda carrozzabile che inizialmente e con una decisa pendenza risale il bosco guadagnando in fretta quota.

La strada sbuca nel più dolce vallone del Vannino, costeggiando l’omonimo torrente in un ambiente naturale suggestivo.

Per comoda strada sterrata, con vista che man mano si apre verso il monte Arbola, si perviene al rifugio Margaroli (2194 m), che domina il lago Vannino.

Dal rifugio si scende verso il lago, quindi si procede con ripida salita in direzione sud e poi sudovest dirigendosi verso la Scatta Minoia, punto più elevato del percorso, dove si trova il bivacco Ettore Conti. Curiosamente il bivacco non ricorda un alpinista, bensì uno dei progettisti delle grandiose opere di sfruttamento idroelettrico. che agli inizi del 20° secolo hanno profondamente modificato l’alta valle Formazza.

A questo proposito riportiamo un estratto di un articolo di Giovanni Savazzini pubblicato sulla Rivista L’Alpe N° 4 anno IV luglio Agosto 1923, edito dalla Sezione CAI di Domodossola: “la traversata per il valico della Scatta Minoia, presenta oggi maggiore attrazione poiché insieme al grandioso spettacolo che natura offre, non si può rimanere se non profondamente ammirati davanti a le grandiose opere, lassù compiute dalla volontà e dalla mente umana. Ed è per sopperire a tutto il nuovo più intenso movimento per il passo del Minoia, che la Società d’imprese elettriche Ettore Conti, ha eretto proprio sul Valico un comodo Rifugio: sì tratta d’un fabbricato a forma rettangolare, delle dimensioni interne m. 5,70 di lunghezza per m. 3,60 di larghezza. Robusti muri di pietrame sorreggono un solido tetto in cemento armato. Una porta ferrata nel mezzo dà accesso all’unico locale, illuminato da due ampie finestre. Semplice rifugio, ma vasto, arioso, comodo, capace di ricoverare anche una grossa comitiva: il Senatore Ettore Conti, ha voluto cortesemente accogliere la proposta fatta dalla Sezione Ossolana del Club Alpino Italiano, di concedere ad essa l’uso e per essa a tutti gli alpinisti ed escursionisti di passaggio in quella zona, purchè seguano le norme di apposito e semplice regolamento, e la Sezione Ossolana, grata ed onorata del cortese assentimento, ha voluto che il rifugio fosse dedicato al Senatore Ettore Conti”.

Dalla Scatta Minoia, l’itinerario procede in discesa lungo la Valle del Forno, ricca di marmotte; arrivati a Pianboglio (1994 m), si devia in direzione sud, costeggiando il lago di Devero fino a Crampiolo (1767 m). Da qui si procede su comoda mulattiera fino all’Alpe Devero (1680 m).

2° GIORNO

La traversata da Devero a Salecchio permette di seguire antichissimi percorsi di transito intervallivi, un tuffo nella storia di queste montagne che per secoli furono ani­mate da una vita intensa di scambi e di relazioni.

Da Devero si prende la direzione Crampiolo passando dal bel sentiero a tratti ancora lastricato che passa da Corte d’Ardui (segnavia H00). Poco prima di Crampiolo si gira a destra (segnavia H16) cominciando a salire nel bosco di larici. Si oltrepassa una bella torbiera e con un ampio tratto a mezza costa tratto si torna ad incrociare la pista trattorabile fino a uscire sopra il primo laghetto del Sangiatto che si costeggia a mezza costa lungo la pista fino a raggiungere l’Alpe Sangiatto a quota 2010 m. Da qui si prende il sentiero sulla destra in direzione della B.tta della Scarpia (2248 m), una insellatura che mette in comunicazione con il vallone di Agaro: splendido il colpo d’occhio sulle montagne circostanti. Dalla bocchetta si scende gradatamente a mezza costa fino all’Alpe Poyala (2148 m), il più grande alpeggio della colonia walser di Agaro. Dalle baite si scende leggermente ad attraversare il torrentello e si risale per ampie praterie (traccia non molto evidente) fino ad affacciarsi sul grande vallone di Agaro. Una traccia a mezzacosta consente si scendere nel vallone e quindi si risale velocemente a raggiungere il Passo del Muretto. Dal Passo si scende a mezza costa passando fino a Casarola di sopra, quindi si risale leggermente una dorsale fino a scollinare e si scende all’Alpe di Salecchio. Da qui il sentiero entra decisamente nel bosco e dopo aver passato Corticc scende fino a Salecchio Superiore.

Da Salecchio Superiore si continua in leggera salita fino a Case Francoli e raggiungere quindi l’Alpe Vova. Da qui si prosegue con il sentiero G27 che con un lungo tratto a mezzacosta porta ad Altillone e quindi seguendo la stradina d’accesso incrocia la strada asfaltata subito a monte dei tornanti delle Casse, prima di Fondovalle dove ritroveremo i mezzi per il rientro.

Difficolta’ : EE Il percorso pur non presentando difficoltà tecniche è pur sempre lungo ed impegnativo.

Dislivello : 1° giorno 800m in salita 850m in discesa

                       2° giorno 700m in salita 950m in discesa

Tempi di percorrenza : 1° giorno 6 ore

                                               2° giorno 7/ 8 ore circa

Cartografia Wanderkarte   Val Formazza 3   1:30.000

INFORMAZIONI   UTILI  

Abbigliamento: è richiesto un abbigliamento di alta montagna, scarponi, zaino, bastoncini con rondelle, capo pesante, giacca impermeabile, lampada frontale, cappello invernale ed estivo, occhiali, guanti, boraccia, crema da sole protettiva, sacco lenzuolo e il necessario per una notte.

Pranzo al sacco

Pernottamento: alla Locanda Alpino con servizio di mezza pensione

Orario di partenza: 5,30 da piazza Unità d’Italia Novellara con mezzi propr

Rientro previsto: ore 20,30 – 21,00 della domenica

Per informazioni: Giordano Lusuardi 329-2330389

Per prenotazioni: Graziella Calzetti 347-1657696

Quote di partecipazione: Soci CAI € 10,00 Non Soci CAI € 15,00

NB: Per i non soci CAI è necessario avere conferma entro il Mercoledì precedente la data dell’uscita per poter effettuare l’assicurazione. Oltre questo termine non sarà più possibile procedere all’iscrizione.

L’itinerario potrà variare in relazione alle condizioni meteorologiche e ambientali, oltre che per qualsiasi ragione legata alla sicurezza dei partecipanti.

 

Val D’Ultimo Rifugio Canziani al Lago Verde – 15 Agosto 2015

Partenza ore 5,30 con mezzi propri – ritrovo Piazza Unità d’Itali

Parcheggio Lago Fontana Bianca

Per sentieri 140-12-107 raggiungeremo prima il Rifugio Canziani (2 h)  http://www.suedtirol-360.com/it-k20110710122600.html#  dove faremo la sosta per gustare le prelibatezze della cucina altoatesina e festeggiare il ferragosto in compagnia sulle rive dello splendido Lago Verde.

Soffici prati verdi per pennichella post pranzo ferragostano.

Concluderemo il percorso con un giro ad anello per tornare ai mezzi al parcheggio di Lago Fontana Bianca. 

Dislivelli: 660 ml salita e discesa.

Difficoltà: E (escursionistica – per tutti)

Tempo totale: 4-5 ore

Chi volesse partecipare è solo pregato di dare voce per organizzarsi con le macchine.

Buon Ferragosto.

 

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Manutenzione sentiero 611 – 5 Agosto 2015

Per chi è ancora a casa e vuole passare un bella giornata in compagnia tra i boschi e i sentieri del ns. Appennino.

Appuntamento per Mercoledì 5 Agosto 2015. Partenza alle ore 06.30 con mezzi propri da piazza Unità d’Italia.

Arrivati a Quara, seguendo il percorso del sentiero 611 procederemo alla manutenzione del sentiero stesso in direzione Monte Penna.

Chi vuol partecipare batta un colpo ….

CAI Novellara

Val Camonica – 27 Settembre 2015

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Punto di partenza:      Rifugio Tassara in Bazena (m. 1802)

Versante di salita:       NW

Dislivello di salita:      1043 m – Totale: 2086 m

Tempo di salita:          4,00 h – Totale: 7,30 h

Difficoltà:        EEA – A – I+ – F+ (scala difficoltà)

Periodo consigliato:   primavera – autunno

Punti di appoggio:      Rif. Tita Secchi (q. 2362 m)

Tipo di percorso:        Sentiero e traccia segnata

Attrezzatura: Piccozza, ramponi

Cartografia:    KOMPASS N.105 – Le Tre Valli Bresciane – 1:50000

Avvicinamento:

Con l’auto: da Novellara prendere l’autostrada A22 a Reggiolo-Rolo. Proseguire quindi in direzione Brennero. A Verona prendere l’autostrada A4 in direzione Milano. Uscire a Brescia Centro e seguire per lago d’Iseo – Valcamonica.

Prendere la SS n42 del Tonale, a Esine seguire la SS 345 del Passo Crocedomini fino al parcheggio, posto sulla sinistra della strada, in Bazena. 

Percorso in auto da Novellara su google maps (totale km 218, 2h30min circa):

https://www.google.it/maps/dir/Piazza+Unit%C3%A0+d’Italia,+42017+Novellara+RE/Bazena+BS/@45.3299137,9.822941,9z/data=!3m1!4b1!4m13!4m12!1m5!1m1!1s0x478020916395c097:0xbc1fdeabcdd975d9!2m2!1d10.7297729!2d44.8447571!1m5!1m1!1s0x478232c55ebde173:0xc399882f519e12df!2m2!1d10.3953071!2d45.9161864?hl=it

Vista la durata del viaggio in auto si consiglia di partire verso le 6,00.

L’ultimo tratto del percorso è su una stretta strada di montagna. Non è possibile quindi utilizzare un pullmann.

Tratto fino al Rifugio Tita Secchi (Lat 45° 57′ 9,8”   Long 10° 26′ 33,9”)

Partendo da Malga Bazena, seguendo il segnavia n°1, si supera dapprima il dislivello che ci porta in Val Fredda, quindi per comodo sentiero quasi pianeggiante, superato anche il Passo di Val Fredda (2321 m slm,) e traversata l’alta Val Cadino della Banca, si giunge al Passo della Vacca , dove si trova il masso a forma di bovino ch da il nome alla zona, si perviene al Lago della Vacca e quindi al rifugio in un totale di 3 ore circa (dislivello 600m).

Nota: il percorso è (relativamente) lungo perchè ci sono alcuni tratti in pianura. Il dislivello comunque è inferiore ai 600m, quindi la gita è adatta a tutti.

Il rifugio fa servizio ristorante (e il cibo è buono).

Relazione salita al Cornone di Blumone:

(http://www.vienormali.it/montagna/cima_scheda.asp?cod=967 )

Dal retro del rifugio si prosegue, sempre lungo il sentiero, che si sviluppa tra il lago della Vacca e la bastionata rocciosa del Blumone e, risalendo pendii morenici, o innevati, a seconda della stagione, si giunge al passo di Blumone a quota 2633 m. Si piega quindi a destra e si risale lo sperone roccioso che scende dall´antecima N (I), senza via obbligata (presenti segnavia) fino a giungere su un pianoro sommitale. Su questo tratto, fino a luglio, è possibile incontrare pendii di neve fino a 50°. A destra, poco distante, vediamo l´antecima del Blumone, mentre alla sua sinistra, più lontana, la cima con croce e traliccio in ferro. Si traversa orizzontalmente, su neve o ghiaioni e roccette, a seconda della stagione, puntando verso la cima, fino ad un altro risalto roccioso che in inverno diventa un pendio a 55°. Superatolo si perviene ad un altro breve pendio e ad una selletta da cui risalire lungo una rampa-canale rocciosa (segnavia) con blocchi di granito, spesso già scoperti dalla neve ad inizio stagione, da superare con facile arrampicata (I+). Si devia verso destra e si rimonta in cresta, si piega quindi a sinistra a si giunge alla croce di vetta e poco più in là al tralicco con segnale trigonometrico.

Nota: a seconda della situazione di innevamento può diventare una salita da escursionisti esperti senza particolare attrezzature o una alpinistica da affronatare con picozza e ramponi con pendii a 50-55°. Dal Passo di Blumone è indicata 1,45 h per la vetta. Noi, senza particolare fretta, abbiamo impiegato solo 1,00 h. Verificare l´apertura della strada in stagione primaverile prima di scegliere se effettuare la salita da Malga Cadino o da Malga Bazena.

Note storiche:

La zona attorno al Cornone di Blumone fu interessata, nel periodo tra il 1915 e il 1918, dai combattimenti nell’ambito della prima guerra mondiale. In queste zone, infatti, passava il fronte italo-austriaco. Dell’epoca sono rimasti, oltre ai cimeli esposti nei rifugi, le infrastrutture e i manufatti bellici. Nelle vicinanze del Passo di Blumone si trovano ancora i resti delle trincee, i camminamenti e i ruderi di una caserma (in seguito adattata a rifugio) facenti tutti parte della postazione italiana.

Link Utili:

http://www.rifugiotitasecchi.it/

http://www.vienormali.it/montagna/cima_scheda.asp?cod=967

http://www.rifugi.lombardia.it/brescia/breno/rifugio-tita-secchi.html

http://www.maxpiantoni.it/foto-sui-sentieri-orobici/altre-escursioni/cornone-di-blumone.html

Orario di partenza: 6,00 da piazza Unità d’Italia Novellara con mezzi propri

Rientro previsto: ore 20,30 – 21,00 della domenica

Per informazioni: Stefano Gatti 339-3111598

Per prenotazioni: Graziella Calzetti 347-1657696

Quote di partecipazione: Soci CAI € 5,00 Non Soci CAI € 10,00

NB: Per i non soci CAI è necessario avere conferma entro il Mercoledì precedente la data dell’uscita per poter effettuare l’assicurazione. Oltre questo termine non sarà più possibile procedere all’iscrizione.

L’itinerario potrà variare in relazione alle condizioni meteorologiche e ambientali, oltre che per qualsiasi ragione legata alla sicurezza dei partecipanti.